La chiesa di San Vito Megalomartire, recentemente restaurata grazie all'impegno del compianto architetto Aurelio Mancuso, rappresenta un unicum in Piana degli Albanesi. E' infatti l'unica chiesa di rito latino e rappresenta il trionfo del barocco.
San Vito non può mancare nell'elenco di siti da visitare in Piana degli Albanesi.
Via spettiamo
Salvatore Vasotti
Originariamente di rito greco, la chiesa, edificata dopo il 1500, fu ceduta ai fedeli di rito latino nel 1590. Ricca di fregi, di altari intarsiati in marmi policromati è un esempio di arte tardo-barocca. In cima alla splendida scalinata barocca vi è il portale settecentesco, con ai lati due statue marmoree raffiguranti i SS. Pietro e Paolo e nella parte superiore due putti che sovrastano le colonne. Nella parte centrale del portale si può ammirare un medaglione e in alto una nicchia che contiene la statua dell’Immacolata Concezione. La chiesa è a tre navate con abside e cappella laterale. All’interno vi si conservano importanti opere d’arte: la statua dell’Immacolata (scolpita in pietra calcarea, stuccata ed intarsiata in oro), collocata sull’altare centrale di marmo in stile barocco; la statua di S. Vito martire (prima metà del secolo XVI), anch’essa in pietra calcarea stuccata e ricoperta d’oro, posta nella cappella della navata sinistra.
Il Santo viene rappresentato con due cani, la palma del martirio e la croce. Prezioso è il fonte battesimale in marmo bianco.
Il professore Giuseppe Chiaramonte ci informa che la chiesa originale, di tradizione arbero-bizantina, era rivolta a est. L'ingresso era sulla strada ora stretta, dove insiste la attuale abside. Allora il centro dell'abitato era quel che oggi chiamiamo Piazza Vecchia.
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