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Immagine del redattore@ visitpiana.com

Il Pane di Vito Carbone entra nella guida del Gambero Rosso

Aggiornamento: 1 nov

Il pane come il cannolo sono considerati da sempre i prodotti iconici di Piana degli Albanesi. Il pane anticamente era prodotto con la farina di grani antichi coltivati e moliti localmente, con il lievito madre tramandato da generazioni, che venivano impastati con l'acqua fresca delle fontane. Questi erano gli ingredienti semplici ma infallibili.

La cottura avveniva utilizzando i gusci delle mandorle ed il legno di ulivo in piccoli forni costruiti con una tecnica tradizionale, da muratori che ne conservavano gelosamente il segreto per garantirne la cottura perfetta.


Il pane in Piana degli Albanesi non veniva prodotto solo nei forni ma soprattutto nelle case dove ogni famiglia produceva il suo pane in forme di almeno due chili che duravano anche una settimana e che erano il principale sostentamento dei tanti che lavoravano nelle campagne, o dei pastori che dentro una sacca tenevano sempre una corposa porzione di pane che accompagnavano con olive o formaggio.


Dei forni ho un personale ricordo di bambino e ne frequentavo tre. Il primo era quello di Vo Maria Ciaciapina che per molti aveva un carattere un po burbero ma con me era sempre dolce ed affettuosa. Molto spesso sentivo dire che andava a simpatia e che poteva anche non vendere il pane ad un cliente che non le andava a genio. Io ho di lei un ricordo dolce e la vedo ancora quando impastava il pane ed aveva in testa sempre un foulard che le raccoglieva i capelli. Questo forno dalla via Prosfera, si trasferì poi in contrada casalotto e dopo anni fu chiuso.


L'altro forno era quello di Bancarelli che si trova ancora oggi all'inizio della via Odigitria, a poca distanza dalla chiesa dell'Annunziata. Qui Vo Cuncetta era la regina del forno e come un direttore d'orchestra coordinava tutta la famiglia impegnata nel forno. Prodotti buonissimi, dal pane alla tipica "schiacciata di Piana" e poi i biscotti. Dopo una pausa di chiusura, oggi questo forno, con grandissimo sacrificio ma con risultati eccellenti, è portato avanti dal figlio Mario, promettente ingegnere che però ha fatto un grande atto d'amore verso questa attività di famiglia facendola risorgere e prosperare.


Vito Carbone
Vito Carbone

Il terzo forno era quello di La Natale Matranga che trovava in via Discesa dei Mille, un pò piu sopra rispetto all'arco Zalapì. Lui non si risparmiava dal sorridere a tutti con un sorriso vero e genuino come il suo pane. Anche questo forno fu chiuso per anni fino a quando il nipote Vito Carbone decise di riprendere l'attività del nonno materno che aveva trasmesso l'arte alle sue figlie che sono la mamma e la zia di Vito. Il forno si trova ora in Via Lule al posto del panificio "Santa Rita" dei fratelli Lo Iacono che è stato trasferito in altra sede.

L'attività del panificatore è molto sacrificata ed è ammirevole che un giovane la abbia abbracciata e sostenuta. Vito ha attorno a se una bellissima squadra che è la sua famiglia ad iniziare dalla sua compagna, la mamma, la zia e poi la sorella Lucia. Tutti insieme lavorano portando avanti questa tradizione di famiglia che poi è diventato il lavoro di Vito.

Il forno di Vito Carbone lavora a pieno ritmo perche fornisce alcuni punti vendita di Piana degli Albanesi e di Palermo. Oltre il pane Vito produce anche qualche dolce come la genovese fatta con la ricetta tradizionale, biscotti e poi lo sfincione alla maniera di Piana degli Albanesi.



Sono davvero lieto che il panificio di Vito Carbone sia entrato a pieno titolo nella prestigiosa guida "pane e panettieri d'Italia edizione 2025" del Gambero Rosso.

Un riconoscimento importante per Vito Carbone, la sua famiglia e soprattutto la sua tradizione nel rispetto di un prodotto che è ambasciatore di Piana degli Albanesi.

Buon lavoro a Vito Carbone ed ai panificatori di Piana degli Albanesi che vi aspettano per farvi degustare un pane tradizionale cotto a legna.


Salvatore Vasotti

founder / director





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