Il mito di Scanderbeg, i preziosi abiti tradizionali, il rito greco-bizantino, le iconostasi, ma anche la difesa delle proprie radici a distanza di secoli. Da un'idea del Direttore Giuseppe Cerasa condivisa anche con me, da oggi in edicola Le Guide di Repubblica scelgono di raccontare non tanto un territorio, bensì la cultura di una minoranza etno-linguistica molto importante in Italia, quella degli Arbëreshë.
Un viaggio nel Sud Italia, alla riscoperta di piccoli centri e borghi dove questa identità è ancora fortissima, dalla Calabria alla Sicilia, dal Molise alla Puglia, passando per Basilicata, Abruzzo e Campania. Il tutto impreziosito da racconti d'autore, focus sulla cultura, la tradizione, la storia, i piatti della tradizione, itinerari in ogni regione accompagnati da ben 160 indirizzi per mangiare, dormire e comprare.
È una preziosa pubblicazione questa realizzata dalle “Guide di Repubblica”, che finalmente permette a tutti di conoscere storie e volti del mondo arbëreshe. Una Guida che ci permette di puntare la lente d’ingrandimento su quelle comunità che da secoli hanno arricchito la Sicilia, la Calabria e alcune porzioni soprattutto del Sud Italia, grazie a un vasto patrimonio di tradizioni, costumi, peculiarità, anche linguistiche, che affascina e appassiona quanti vogliono mettersi alla scoperta dell’universo culturale albanese, a metà fra l’0ccidente e l’Oriente.
Il cuore di questa presenza, che risale a molti secoli or sono, per quanto riguarda la Sicilia è senz’altro quel coacervo di borghi che si trovano nell’area interna della provincia di Palermo: Piana degli Albanesi, che è oggi la più grande comunità albanese della Sicilia, la vicina Santa Cristina Gela e Contessa Entellina, la prima colonia albanese dell’Isola, ma anche uno dei più antichi insediamenti arbëreshe d’Italia. Sempre in provincia di Palermo, comunità di origine albanese sono anche Mezzojuso e Palazzo Adriano. In questi centri si mantiene forte la tradizione d’origine, contraddistinta anche dalla magia del rito bizantino, con la sua ricca liturgia e le sue festività, fra cui spicca la Settimana Santa, che culmina nella Pashkët, la domenica di Pasqua. Imperdibile a Piana degli Albanesi il corteo delle donne in abito tradizionale. Ma la Sicilia della “diaspora greco-albanese” è ricca di altre testimonianze: basti qui ricordare Biancavilla, Bronte e San Michele di Ganzaria in provincia di Catania, o Sant’Angelo Muxaro, in provincia di Agrigento.
Preparatevi a un viaggio emozionale nel cuore di una comunità ancora poco conosciuta, che vi conquisterà con le sue architetture, la sua storia, i suoi riti e i suoi sapori.
Alberto Samonà
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