Piana degli Albanesi è senza alcun dubbio ricca di chiese, che sono veri e propri scrigni di opere d'arte. Molti sono gli artisti che hanno lasciato il proprio segno, uno su tutti il monrealese Pietro Novelli che oltre al catino absidale della cattedrale di San Demetrio, che va considerato come un suo capolavoro, ci ha lasciato numerose altre testimonianze della sua opera.
In Piana degli Albanesi sono diffuse le edicole votive, che spesso si trovano negli spazi interni di alcuni palazzi. Infine non vanno certo dimenticate le chiese e le cappelle rurali, che in genere prendono il nome dalla contrada in cui si trovano: Madonna delle Grazie o della Scala (1560) alle falde del monte Maganoce; Santa Caterina, in contrada Fusha; Madonna dell’Udienza, sul poggetto omonimo; Madonna dello Stretto; San Mercurio; Madonna Nascosta (E fshehurë); Madonna della Pietà (Shën Mëria e Boshit) a pochi chilometri dal centro abitato sulla strada provinciale per Palermo; San Michele Arcangelo nello Sheshi; Maria Addolorata, alla sommità dello Sheshi. Molte di queste cappelle rurali, la cui costruzione è di difficile datazione, esistono tuttora. Oggi questo patrimonio è seriamente minacciato e confidiamo nella sensibilità di privati e nel dovere delle istituzioni, per la loro salvaguardia.
Ringraziamo l'architetto Matteo Vaglica per il suo contributo.
Salvatore Vasotti
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